Alberata
Denominazione o indicazione geografica Asprinio di Aversa D.O.C. Vigneti ad Alberata
Tipologia Vino Biologico Bianco
Vitigno Asprinio (100%)
Altitudine 50m s. l. m.
Esposizione Sud – Est
Sistema di allevamento Alberata Aversana con viti maritate a pioppi
Epoca Vendemmia Fine settembre
Fermentazione In anfore di terracotta a temperatura controllata
Affinamento in anfore di terracotta per 7 mesi con permanenza sulle fecce finii acciaio inox per 6 mesi con permanenza sulle fecce fini
Affinamento in bottiglia Almeno 2 mesi
Note degustative Colore Giallo Intenso con riflessi dorati, profumi fruttati molto espressivi ed eleganti, in bocca è di buona struttura, grande freschezza e con una sapidità molto presente
La Storia
In epoca angioina Louis Pierrefeu cantiniere di corte di Roberto d’Angiò, individuò nei declivi vicino Aversa il suolo ideale per impiantare le viti che assicurassero alla corte angioina una riserva ricca di spumanti. La scelta si rivelò giusta: i tralci di vite, infatti, appoggiandosi agli alberi di pioppo, che fungevano da sostegno, crescevano innalzandosi anche oltre i 15-20 metri di altezza e a festoni, consentendo così la produzione di quell’uva. In tale sistema, in cui le viti vengono chiamate “maritate” poiché si appoggiano ai pioppi, si chiama “Alberata Aversana“. Un’altra lo farebbe derivare dalla domesticazione da parte degli Etruschi di viti selvatiche presenti nella zona; infine, quella più attendibile, basata su recenti analisi molecolari, ridurrebbe l’Asprinio a semplice biotipo del Greco. A ogni modo il nome è sicuramente dovuto alla sensazione gustativa data dal vino con esso prodotto.
Caratteristiche ampelografiche Foglia medio-piccola, pentalobata, di colore verde chiaro. Grappolo di media grandezza, compatto, allungato e conico. Acino sferoidale, medio grande, con buccia di colore grigio verdastro. La maturazione avviene in genere fra la fine di settembre e i primi di ottobre. La produttività è abbondante e la vigoria della pianta è ottima.